giovedì 2 febbraio 2012

Napolitano destabilizzante?

Napolitano: “Cari giovani che noia il posto fisso .. meglio cambiare!!... questa sconsiderata affermazione annunciata questa mattina al tg1 verso le ore 9 e dieci minuti, svela l’attitudine pragmatica e non riflessiva di colui che dovrebbe rappresentare l’untità e la storia d’Italia, anziché difendere tout cour l’operato dell’azione rapinatrice dei beni dello Stato e de privati, bancaria-europea.
Ma si sà, che lui, rappresentante delle toghe, nulla conosce delle attitudini personali delle persone, per una materia piuttosto che per un’altra, specialmente oggi, che lui riveste una carica ove pare si possa esprimere tutto e il contrario di tutto a proprio piacimento.
Perché non dà l’esempio lui per primo? che cambi lavoro e si dedichi all’economia, di cui non sa nulla, oppure che si metta a fare il pane, cosa di cui sarà sicuramente incapace per capire che la frase da lui pronunciata è assolutamente sciagurata e impraticabile.
Come se Raffaello fosse stato improvvisamente spinto dal Verrocchio o da altri ad occuparsi di ragioneria, e Leonardo da Vinci spinto ad occuparsi di religione o di ostetricia (magari solo lui ci sarebbe pure riuscito), oppure Pannella ad occuparsi di erboristeria piuttosto che di radicalità.  
Una persona che nutre passione per una materia deve potersi dedicare a quella materia giungendo a compiere la migliore carriera possibile nella sua specializzazione preferita, e non deve essere costretto da esigenze dei bancari, alla mobilità continua.
Ma vogliamo formare delle persone o riempire dei manicomi?
Napolitano, già non eri messo bene dopo aver aizzato gli studenti di giurisprudenza napoletani, ma ora mi sembra che stai proprio trascurando la misura delle tue parole.
Chiarisci o smentisci se puoi.

Nessun commento:

Posta un commento