giovedì 31 gennaio 2013

Dammi il cinque

Sono stufo di sentire notizie del tipo che hanno preso il 5 per vendere il titolo tossico rubando soldi alla gente attraverso il mercato.
Sono stufo di sentire che prendono i rimborsi elettorali per farsi eleggere ovvero per essere riconosciuti rappresentanti di un popolo quando per essere riconosciuti aventi diritti di credito scolastico gli studenti devono pagare rette tasse universitarie esagerate.
Non possiamo vivere credendo ai sondaggi che servono a farci credere che abbiamo già perso.
Non posso credere che il popolo italiano non sappia prendere il coraggio di votare una coalizione di governo anziché bipolare questa volta a grande partecipazione popolare in segno di protesta contro i rimborsi elettorali, la minaccia di patrimoniali e contro le svelate ingerenze e corruzioni bancarie operate anche da partiti insospettabili.
Non posso iniziare la mattina preoccupandomi di ricorrere alle multe autostradali tese come trappole a tre chilometri di distanza l'una dall'altra dal comune di Brescia o alla nitifica pazza di Equitalia che colleziona immobili sfitti per mandarci a vivere sotto le vetrine in Galleria a Milano, ove rra l'altro non c'è più posto.
Non posso credere che in una regione potente e democratica come la Lombardia non sia stato ancor oggi istituito un sistema di compensazione dei crediti dei lavoratori e dei commercianti con crediti merci o crediti di acquisto o crediti di compensazione dei servizi resi a interessi zero come sono stati istituiti già da tempo in Sardegna in Svizzera in Francia e in Giappone già dal 1934 per offrire alla gente un sistema di credito alternativo alle banche.
Non mi risulta che in questi paesi questo sistema di compensazione che allevia i costi usurari bancari non possa convivere serenamente anche con sistema bancario concorrente.
Capisco finalmente alla luce dei recenti fatti Mps come si giustifichi questa mancata attuazione di una normativa ovvia e popolare come quella della liberalizzazione dei sistemi di compensazione proprio per contrastare un'avvenuta ed evidente ingerenza dei consiglieri  appartenenti in grandi numero alle organizzazioni politiche dei partiti nelle fondazioni bancarie.
Deduco quindi che il sistema bancario usurario bancarottiere scommettitore sui derivati e venditore di titoli tossici sia derivato proprio dall'elevata ingerenza dei partiti politici nelle banche e non dall'improvvisa pazzia della tradizione bancaria italiana che sempre si è distinta del mondo per le sue caratteristiche di sobrietà, rettitudine e solidità contabile.
Deduco che la spinta a diventare sistema dell' dell'industria italiana soggetto a crescita obbligatoria sia stata imposta alle banche tramite i nuovi organi direttivi delegati pressati a loro volta dai consiglieri politici delle fondazioni e che questa spinta che continua da anni sia l'anomalia che ha reso il sistema insano, perchè non è stata altro che l'espressione evidente della necessità di coprire buchi per prelievi sospetti o investimenti spericolati.
Ciò è stato la causa vera e propria della continua caduta tendenziale che si è verificata nei bilanci bancari mondiali ormai da un decennio.
Deduco quindi che anche le cadute dei bilanci delle compagnie aeree oppure delle grandi imprese in molti paesi europei non sia stato altro che l'effetto della pressione politica dei consigli delle fondazioni bancarie.
Quindi torniamo a sostenere che la crisi mondiale non sia stata dovuta esclusivamente dalle male gestioni bancarie che improvvisamente sono state colpite da una forma di pazzia operativa bensì sosteniamo che siano state le diffuse pressioni politiche nelle banche a generare una sorta di acrobaticità kamikaze obbligata che i quadri bancari, tra cui anche Monti quindi, hanno dovuto assumere per givernare le contabilità, effetto questo che ha poi generato la crisi mondiale.
Sono stufo poi di sentire storie di sindaci governatori o ministri impresari edili o di sindaci governatori o ministri amministratori di condominio oppure di sindaci governatori o ministri consiglieri bancari o di sindaci governatori o ministri parenti di giudici perchè queste sono le prime vere e proprie inosservanze dell' etica nella cosa pubblica.
La permissività a queste inosservanze mina  lo stato puro di diritto che dovrebbe dominare uno stato democratico.
Auspico ora quindi una crescita del quarto partito sino al 33 per cento.
Auspico una ripresa del potere popolare italiano non Bersaniano, Unioplista o MontePaschista.
La gente ora dovrebbe saper ben intendere e distinguere e la gente può tutto ciò che vuole se lo vuole.
E piuttosto che indecisi si deve verbalizzare 'scheda respinta nessuno mi rappresenta': questo è l'unico strumento che abbiamo per non essere fagocitati dai sistemi maggioritari o proporzionali.
Ma certo, sarebbe meglio decidere qualcuno di convincente che per il momento non esiste e secondo me non potrà mai esistere se non si passa da un sistema perennemente bipolare autonominante ad un sistema popolare ben votato.
Le liste civiche devono salire di moda.
EF

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